Domanda: Buongiorno,
ho un epatite autoimmune ipotizzata in base agli autoanticorpi positivi,in particolare ASMA positivo pattern T che si alterna ad Ana - a volte positivo uno a volte l'altro. A volte solo Ana 1/160.
Transaminasi valore massimo 190.
All'inizio mi e' stato dato il cortisone,10 mg al gg,poi 5 mg al giorno,sino a scalarlo,ma le transaminasi non miglioravano. Sono migliorate con il deursil.
Avevo anche gammagt e fosfatasi abbastanza alte e quindi mi e' stato aggiunto il deursil.
Chiedo : mi martella il pensiero che non curando bene questa forma di epatite mi possa ritrovare con una cirrosi del fegato senza accorgermene. Gli esami del sangue ora vanno meglio, in particolare le transaminasi sono solo di pochi punti superiori alla norma. L'immagine del fegato ad una tac basale e' normale. Chiedo: la tac basale avrebbe visto un iniziale cirrosi? se un fegato va in cirrosi a causa di un epatite autoimmune rimane una condizione irreversibile come tutte le altre cause di cirrosi? o assumendo la terapia puo' comunque rientrare?il fatto che le transaminasi siano migliorate e' un buon segno? ( leggo che spesso quando il fegato e' cirrotico tutti gli esami si normalizzano) si parlava di una terapia che potesse rigenerare il fegato...sono stati fatti passi avanti? ci sono delle novita'? cosa bisogna aspettarsi? vivo con il terrore di diventare o di essere cirrotico e non poter far nulla. Grazie
Risposta: Buongiorno
la TAC è un esame molto accurato nella valutazione del fegato. se gli esami del fegato sono normali in corso di terapia è verosimile che la malattia sia ben controllata. Ma è sempre bene essere seguiti da un epatologo esperto nella gestione delle malattie autoimmuni del fegato. Cordiali saluti
Prof.MarcoCarboneSpecialista in Gastroenterologia ed Epatologia Centro per le Malattie Autoimmuni del Fegato Università di Milano-Bicocca ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda – Milano
Questo parere non ha valenza di consulto medico e non può sostituire il colloquio, la visita e l’esame della documentazione medica del paziente.
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